CORRADINI GIULIANO LUDOVICO
Commendatore di San Marco
Titolo Nobiliare: NOBILE, CAVALIERE EREDITARIO DEL S.R.I.
ARMA
Semitroncato-partito: nel 1° palato di 4 pezzi, d’oro, d’azzurro, d’argento e di nero; nel 2° di nero, d’oro, d’azzurro e d’argento; nel 3° di rosso pieno.
Cimiero: Giovane nascente, vestito partito degli smalti dello scudo, col berretto piumato di cinque penne d’oro, d’azzurro, d’argento, di nero e di rosso, tenente con la sinistra una spada al naturale, posta in banda ed abbassata, Come da Diploma Imperiale del 26 novembre 1505.
Privata è la documentazione.
Nobile famiglia originaria di Val di Fiemme, fu creata nobile dal Sacro Romano Impero dall’Imperatore Massimiliano nella persona di Giovanni Corradin (Corradin) di Castello con diploma 26 novembre 1505, datato da Welsa. Passata poi in epoca imprecisata, prima a Venezia, dove Giorgio abitava nel 1686, e poi a San Vito del Friuli (al Tagliamento), fissò dimora in quest’ultima città dove venne ascritta, nel XVII secolo, al consiglio aristocratico di quella terra. Come tale, nel 1714, ebbe riconoscimento di nobiltà dal Patriarca di Aquileia, al quale la Repubblica di Venezia aveva lasciato qualche prerogativa di sovranità su San Vito (con San Daniele del Friuli). Un Giorgio Corradini si distinse in qualità di Alfiere dell’Esercito Veneto alla difesa di Corfù contro i turchi e ne ebbe solenne attestazione in certificato rilasciatogli dal maresciallo comandante conte Mattias di Schulenburg, in data 23 agosto 1716.
Dopo aver valorosamente combattuto a rischio della vita in ben sette combattimenti navali, sotto le insegne di San Marco, nel 1748, Giorgio si ritirò in Patria, a San Vito, dove morì nel 17… Francesco (1734-1798) si laureò in medicina all’Ateneo di Padova e fu assunto al servizio sanitario di San Vito, a spese di quella comunità. Oltre che valente medico, fù buon letterato e come tale venne accolto “nell’Accademia dei Ricoverati”. Di lui si conserva un’opera a stampa, mentre altre di argomento medico, rimasero inedite ed andarono disperse. Nicolò Antonio, nel 1802, era capitano a San Vito, e nel 1805 fù nominato podestà di detta terra. I Corradini vennero riconosciuti nella nobiltà avita del S.R.I. con decreto ministeriale del 19 dicembre 1897, ed iscritti nell’Elenco Ufficiale della Nobiltà Italiana. Un ramo dei Corradini da San Vito si trapiantò in Portogruaro, dove ebbe casa e patrimonio; un altro si pose a Udine, altri in Latisana ed in luoghi diversi. Un Francesco Corradini del quale di perpetua discendenza tutt’ora si accasò in San Giorgio al Tagliamento, comune di San Michele al Tagliamento. Questo ramo dei Corradini di San Giorgio, ebbe casa anche in Latisana, dove fù presente in diverse iniziative culturali e sanitarie, Si rese benemerito, tra l’altro, con un generoso lascito, della rifondazione dell’Ospedale di Latisana. In San Michele in quell’epoca viveva il Nobile Francesco Corradini, stimatissima e religiosissima persona, capostipite del ramo Corradini di San Giorgio al Tagliamento avendo egli sposato una donna del luogo, che rivestì la carica di Pto Sindaco, funzionario della Banca Popolare di Latisana ed ebbe anche un diploma di benemerenza dall’allora governo Mussolini per i suoi meriti civili. La famiglia Corradini per altro era già inserita, con dignità, in Latisana ne XIX secolo; era stata tra le benemerite nella fondazione, anzi rifondazione, del nosocomio latisanese, con generosi lasciti. La loro casa (oggi Visentin) sorgeva in viale della stazione. Cofondatori dell’ospedale di Latisana, assieme ai Porta, ai Taglialegne, agli Arrigo, ai Ballarin. Il nosocomio cominciò a funzionare nel 1850 con una capienza di 16 posti letto. Attualmente il ramo presente in San Giorgio al Tagliamento è rappresentato dal Nobile Commendatore Giuliano Ludovico Giacomo nato il 25 agosto 1939 e sposato con Donna Marcella Fermina Glerean.
Commendatore di San Marco, Cavaliere dell’Ordine Reale dei Cavalieri Aragonesi, Cavaliere Professo del M.O.C., Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Dinastico della Real Corona Balearica , Cavaliere dell’Ordine di San Salvatore d’Aragona.
(Dal libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili di Enzo Modulo Morosini)