FORMENTINI RAFFAELE
Gran Maresciallo dell’Ordine
Gran Priore d’Italia
Titolo Nobiliare: MARCHESE DI VALDEMONE, CONTE DI CUSANO
ARMA
Partito: a) di rosso alla fascia d’argento; b) d’argento s tre porcelli l’uno sull’altro di nero cinghialati di rosso e d’oro.
MOTTO:
Non Aetate Verum Ingenio Apiscitur Sapientia
Le origini di questa nobile casata si perdono nella storia, prima del 1200 le notizie sono frammentarie, infatti i primi documenti storici della famiglia portano la data del 1280. Capostipite fu Simon de Versa di Cividale, detto il Formentino per la sua barba bionda come il frumento.
Da questo soprannome i figli vennero chiamati Formentini e da qui il celebre cognome.
Si ha notizia di un Simone, Generale delle truppe del Patriarca Pietro Gera (Pietro II), che nel 1299 prese possesso del Patriarcato di Aquileia, il quale ottenne dallo stesso Patriarca nel 1300 alcuni feudi e nel 1307 la giurisdizione di Soffembergo.
Nel 1315 il figlio Formentino si vide confermare dal Conte di Gorizia (Enrico II), i feudi del padre. Nel 1341 entrano a far parte del consiglio nobile di Cividale. Il 20 ottobre del 1357 a Melnick l’imperatore boemo Carlo IV, fratello del Patriarca Niccolò di Lussemburgo conferì a Giovanni, Leonardo e Niccolò la nobiltà del Sacro Romano Impero. il diploma firmato a Melnick nel 1357 è tutt’ora conservato presso l’Archivio di Famiglia. Tale arma è quella parlante per Porcari da cui discendono i rappresentanti cioè un cinghiale stolato, partito di rosso e d’argento o di rosso e d’oro.
Due rami si spostarono a Cividale ed un terzo nel secolo XVI nel Friuli orientale dove ora è tutt’ora presente
Un Adamo difese la città di Cividale assediata dagli Ungheresi nel 1419 ricevendo dall’Imperatore Sigismondo prima l’investitura del feudo di Venzone e con il matrimonio con Antonia de Gubertini il castello di Cusano ottenendo anche un seggio al parlamento Friulano.
Un ramo appartenente all’Ordine Teutonico con Scipione fu innalzato al grado Baronale e poi Comitale. I Formentini si distinsero come uomini di legge, di Clero e come uomini feudatari. Nel 1623 l’Imperatore Ferdinando II concesse a Lodovico, Ferdinando, Elisabetta ed Aurora figli di Carlo del ramo goriziano il titolo di Baroni del Sacro Romano Impero con il predicato di Tolmino e Biglia.
L’mperatore Francesco Giuseppe I cconfermò i titoli di Conti della Repubblica di Venezia ai Formentini del ramo Goriziano, titolo già accordato nel 1718 a Lodovico Giuseppe per le benemerenze dimostrate dalla casata Formentini allo Stato Veneto.
Essi si imparenteranno con le più illustri famiglie della nobiltà: de Puppi, Rabatta, Orzon, Dornberg, Coronini Cronberg, Bonomo, Lantieri Attems, Strassoldo, Locatelli, Claricini, Dornpacher, Rochpach, Scotti, Rassauer.
Un ramo di tale nobilissima schiatta è rappresentata dal Marchese di Valdemone Don Raffaele Conte di Cusano, Gran Collare del M.O.C., Gran Priore d’Italia del Militare Ordine del Collare di S.Agata dei Paternò, sposato con Donna Fernanda Bettuzzi da cui Caterina.
Altri prestigiosi riconoscimenti della Real Casa d’Aragona:
– 5 febbraio 1986: Real Collegio Araldico di Aragona Catalogna e Regno di Majorca
– 5 febbraio 1990: Collare all’Ordine della Real Corona Balearica
– 5 febbraio 1991: Grand’Ufficiale dell’Ordine di San Salvatore d’Aragona
– 5 febbraio 1998 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di San Salvatore d’Aragona
– 7 febbraio 1995: Commendatore dell’Ordine di Giacomo I d’Aragona
– 3 febbraio 2012: Real Ordine Aragonese dei Cavalieri di San Giorgio e della Doppia Corona
(dal Libro d’oro delle Famiglie Nobili e Notabili di Enzo Modulo Morosini)