MAGAROTTO DON CAMILLO
Cappellano del Gran Priorato d’Italia
Titolo Nobiliare: NOBILI
ARMI
Casata: D’oro ad un rubino tagliato a losanga al naturale, accompagnato in capo da tre d’argento posti in fascia
Arma Ecclesiastica : Inquartato: nel 1° e nel 4° di rosso al libro d’argento, aperto, caricato delle lettere A e di nero; nel 2° e nel 3° d’azzurro alla torre merlata di tre pezzi alla ghibellina, d’argento aperta del campo, accompagnata in punta dalla scritta SUSCIPE di nero in lettere romane; sul tutto d’argento alla rosa di rosso bottonata d’oro, fogliata di verde.
Famiglia veneta documentata in Arquà Petrarca (Padova) di cui lOlivieri, importante curatore di Studi Araldici-Etimologici, dice provenga dall’altipiano di Asiago, di origine cimbro-germanica dato che tale cognome “Makkanroth” è composto da “mag” forza, “hrothl” fama, gloria.
E’ documentato quale porta-vessillo dell’Imperatore negli annali della città di Bologna a cura di Salvatore Nuzzi un Magarotto dei Magarotti nel 1231.
E’ presente in Padova un Abate, Antonio nato il 17 dicembre 1760, sacerdote nel 1784 che insegnò Filosofia e Matematica alla nobiltà nel Collegio retto dall’Abate Giovanni Battista Garganego e successivamente Fisica nel Seminario ed infine la stessa materia presso il Liceo di Vicenza. Viene annoverato tra i soci dell’Accademia degli scrittori Padovani dal 1825-1828.
Un Antonio, nato a Pojana Maggiore il 30 giugno 1891 è universalmente conosciuto quale papà dei sordomuti avendo fondato in Padova una istituzione denominata “Ente Nazionale Sordomuti”.
Attuale rappresentante di un ramo di tale nobile schiatta ricordata anche con il soprannome di “Damiani” è Don Camillo Raffaele, secondo di cinque fratelli, nato a Lusia (Rovigo) il 12 giugno 1962 dal fu Giovanni nato il 1° marzo 1932, fu Angelo nato 1891 ad Arquà Petrarca (Padova) morto ? e fu Santa Giacomin nata nel 1897 sposata in Faedo (Padova) il 6 novembre 1915, e Luigia (“Luigina”) Zanotto.
Nel 1979 entra nel Seminario di Adria-Rovigo, ordinato sacerdote ebbe dal luglio 1989 al 1° settembre 1991 il vicariato parrocchiale di Trecenta (Rovigo); successivamente dal 2 settembre 1991 al 10 ottobre 1993 quello della Cattedrale ad Adria e dall’11 ottobre 1993 all’11 ottobre 1998 fu parroco di Valliera, frazione di Adria frequentando contemporaneamente il Pontificio Istituto Liturgico di Roma. Nominato parroco di Rivà di Ariano (Rovigo) tenne tale incarico fino al settembre del 1999 passando successivamente come Cappellano presso l’ospedale civile di Trecenta (Rovigo). Attualmente è parroco di Bosaro, dove dopo la nomina del 1° maggio 2003 entrò a prenderne possesso con Messa Solenne il 18 dello stesso mese. Nel 2010 viene insignito quale Rappresentante Ecclesiastico del Priorato del Veneto dell’Ordine del Collare di Sant’Agata dei Paternò per poi divenirne Cappellano Ufficiale del Gran priorato d’Italia.